I gemelli sono una realtà di grande interesse umano e spirituale.
Sembrano uguali ma non lo sono. Solitamente sono profondamente legati. Capita che percepiscano l’uno ciò che accade all’altro anche a distanza. A volte si odiano perchè sono specchi impietosi. A volte vivono vere simbiosi al limite del patologico.
E così sono anche i comodini: enigmi da decifrare.
I genitori dei gemelli tendono a vestirli con abiti diversi – almeno dopo una certa età – per favorire il processo psicologico di creazione di un’identità autonoma.
La scelta mi pare saggia, anche se poi il vero lavoro va tutto compiuto nell’interiorità, non è certo bastante la veste.
Adotto lo stesso approccio con i miei gemelli diversi: i comodini si assomigliano ma sono due entità distinte. Ognuno ha il suo mondo interiore da preservare e valorizzare.
Trovo molto poco rispettoso chi si approccia ai comodini con leggerezza, poichè hanno bisogno di grande cura e attenzione. Sono mobili sensibili.
E non dimentichiamo che vegliano sui nostri sonni!
In loro si nasconde il mistero dell’essere individui ma anche di appartenere al tutto. L’altro non è che il tuo specchio, ti mostra parti di te che ahimè non sempre desideri riconoscere; ma così facendo ti consente di integrarle e di evolvere.
L’altro essere umano è nostro fratello, di più, è parte di noi, e insieme siamo parte del grande Uno. Nella materia ci è dato distinguerci, possiamo divertirci e sbizzarrirci, ed è ciò che io faccio con i comodini: aggiungo sempre qualche particolare che li differenzi.
Ma la grande lezione è saper consiliare queste due dimensioni, poichè la separazione in questa vita è solo un’illusione!