Iniziamo in bellezza con il risultato finale del recupero di questa poltroncina liberty a pozzetto che ho ribattezzato Carolina.
Il dietro:
Come tessuto ho scelto una fantasia con stampe in stile french
Per la ridipintura una base di azzurro polvere con pennellate di grigio e bianco per dare risalto ai dettagli.
Ora vediamo il punto di partenza:
A vederla così non pare nemmeno tanto male.
Ed è proprio quello che ho pensato anch’io al momento dell’acquisto.
Peccato che sull’onda dell’entusiasmo non ho dato peso al fatto che le gambe erano traballanti, una quasi staccata, fessure ovunque, qualche tarlo e…la tappezzeria da rifare completamente.
Tempo fa avevo letto una frase di questo tipo:
“Sono ben felice che la gente provi a fare a casa propria il mio mestiere, almeno una volta nella vita. In questo modo so di assicurarmi clienti fedeli per sempre”
(Tappezziere anonimo)
Sante parole!
Inutile dire che non ne avevo mai capito il senso fino a che non mi sono messa all’opera.
Lacrime e sangue, veramente innalzo una lode ai tappezzieri e prometto di non ricadere mai più nel peccato originale…
Certo, forse il fatto di non disporre dell’attrezzatura idonea ha contribuito alla fatica immane.
Ho incollato, fissato, stabilizzato, estratto centinaia di chiodi (molto riluttanti e poco collaborativi)
Ricoperto le parti basse (la signora era senza mutande…)
Pitturato, cerato, sostituito crine e lana e infine teso il tessuto e incollata la passamaneria nuova.
Ora, c’è un piccolo dettaglio che rimane in sospeso.
Quando ho comprato Carolina me ne sono innamorata perchè era in dolce compagnia di George, il suo amato sgabello-poggiapiedi (leggete forse una nota di femminismo???)
E chi ha il coraggio ora di sistemare anche George??????
Lancio un sos nell’etere…