Questo nome mi ha sempre inquietato: il tavolino (o l'appendiabiti) servomuto.
Mi lascia in bocca un senso di menomazione, di sotterfugio, di segreti di palazzo...
Infatti quando sono arrivati nella mia casa questi due timidi servomuti mi sono accorta che erano personaggi parecchio insoliti.
Taciturni, riservati, dove li metti stanno, poche pretese.
Una vita al servizio.
Ah, eccoli, ve li presento dopo la mia sessione di make-up:
Ho subito proposto due nomi - come faccio con tutti i mobili che mi vengono a cercare - ma i servomuti hanno declinato la gentile offerta.
Nel loro lavoro è importante mantenere l'anonimato e la massima discrezione...
Ma perchè diavolo si chiamano servomuti, mi son chiesta.
Pare che questi piccoli tavolini, molto pratici, leggeri da spostare, facessero le veci dei domestici in svariate occasioni.
Con il plus di restare muti come tombe...
Ho spiegato ai miei servomuti che la loro prigionìa è finita.
Che da domani troveranno una nuova casa e probabilmente faranno i comodini.
Che finalmente possono lasciarsi un po' andare, dire qualcosa.
Niente!
Ecco perchè ho scelto questa carta piena di parole per il decoupage sul ripiano.
Mi è parso bello che da oggi in poi possano comunicare...anche da zitti!
Tanta buona cera scura per i dettagli
Ed infine ecco qui uno dei servomuti prima
Nessun commento:
Posta un commento
tu che ne dici?